mercoledì 2 novembre 2011

Retroattività su incentivi 36% e 55%

Efficienza energetica e miglioramento del patrimonio edilizio esistente, una grande opportunità occupazionale, di sviluppo tecnologico e di ricerca, di miglioramento dell'ambiente.
Non bastava la scarsa sensibilizzazione del pubblico (dovuta alla assenza di comunicazione, soprattutto da parte dello Stato), la mancanza di soggetti catalizzatori degli interessi dei diversi operatori, il sostanziale blocco di banche e società finanziarie ad erogare la liquidità necessaria agli interventi.
Adesso, vedi l'articolo di "Edilizia e Territorio" (articolo), ci si mette, ancora una volta, lo Stato con il taglio retroattivo agli incentivi!
In questo caso, chi ha fatto gli interventi di efficientamento energetico (o più semplicemente ha sostituito la caldaia o gli infissi) riteneva che gli incentivi fiscali fossero un proprio diritto.
Invece, a posteriori, gli saranno (e ancora speriamo di no) ridotti. E se, per fare gli interventi, egli avesse acceso un finanziamento che di cui avrebbe sostenuto il rimborso con gli incentivi, cosa accadrebbe? Subirebbe un'ulteriore mancanza di liquidità, nella già non facile situazione generale! 
E' chiaro anche a un bambino che qualunque operazione finanziaria necessiti di chiarezza sui termini complessivi (investimento, incentivi, tempi, tassi) e che poi l'incertezza si paghi.
Quale sarà l'effetto su questo mercato?
Una mazzata, perché da subito riprenderanno voce quelli hanno sempre detto (e sono tanti):
2Cosa t'interessa dell'IVA al 10% o degli incentivi, fai il lavoro in nero che risparmi subito il 20%" (almeno...).
Il comparto dell'efficienza energetica e delle fonti rinnovabili subirà un duro colpo dal quale si riprenderà a fatica (di questo sono certo) solo quando il quadro generale si sarà stabilizzato. Infatti l'assenza o la riduzione degli incentivi non rendono inutile gli interventi ma comunque ne alterano il quadro economico e finanziario, allontanano il tempo di ritorno degli investimenti e limitano il numero degli interventi economicamente convenienti.
Ovviamente non parliamo di scelte emotive, incremento del valore degli immobili e di altre validissime motivazioni che potrebbero giustificare tali interventi. Non è il momento, ne parleremo un'altra volta.
Comunque, coraggio, supereremo anche questa...
        

3 commenti:

  1. Aggiorno il post con un altro link, tratto da Edilportale - http://is.gd/RX5PpB

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  2. Aggiornamento del post con il seguente link, tratto da Casa&Clima - http://t.co/NlL4eLaO

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  3. Ultimo aggiornamento - con link da Casa&Clima - FINCO: i tagli alla detrazione 55% non si possono applicare a ritroso - http://is.gd/JLi4i6

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